L’agricoltura cresce ma sotto l’occhio del drone
I droni ormai stanno prendendo sempre più piede, soprattutto in agricoltura.
Droni per il controllo ambientale, per la cartografia, per le rilevazioni in aree pericolose, per l’agricoltura di precisione e per riprese: il mercato dei droni è nella complessa area delle applicazioni civili che guadagna rapidamente spazio e premia quelle aziende che stanno investendo, convinte della imminente esplosione degli impieghi dei droni in diversi ambiti.
Lo sviluppo di questa nuova tecnologia è stato paragonato a quello che ha avuto il cellulare: da pochi esemplari con funzioni limitate, in meno di trent’anni si è passati alla diffusione di massa di uno strumento che, attraverso le sue applicazioni, ne sostituisce molti altri.
Indubbiamente le caratteristiche di uso e la necessità di prevenire ed evitare situazioni di pericolo insite in un oggetto volante da una parte ne rallentano lo sviluppo, dall’altra obbligano i progettisti e i programmatori a una ricerca più attenta.
E’ stato siglato un accordo tra Unacoma, federazione dei produttori di macchine agricole, e Mirumir, da quattro anni organizzatrice della manifestazione Dronitaly, per promuovere l’utilizzo dei droni in agricoltura, attraverso l’organizzazione di collettive nell’ambito delle manifestazioni Unacoma.
La collaborazione, avviata con ottimi risultati a Casilina di Deruta (28-29 luglio), si ripropone nell’ambito di Agrilevante.
Le caratteristiche principali del drone risiedono nel fascino del volo, della rapidità, della vista dall’alto, ma rimane comunque un “oggetto volante conosciuto” a cui è necessario applicare una strumentazione che, per fronteggiare le esigenze degli utilizzatori, è sempre più sofisticata.
Il drone è dotato d:
- Fotocamere a colori che permettono di verificare la conformazione del terreno e le sue condizioni generali;
- Telecamere termiche che riescono a monitorare lo stress vegetativo;
- Telecamere multispettrali che permettono la creazione di mappe di vigore.
- Software studiati appositamente per l’elaborazione dei dati che l’agronomo può facilmente leggere per determinare le mappe di prescrizione e i trattamenti da effettuare per eliminare parassiti pericolosi o controllare lo stato di nutrizione e maturazione delle sue colture.
La sperimentazione e l’impiego dei droni però non si ferma qui.
I droni permettono anche di:
- Distribuire capsule di insetti utili nella lotta biologica alla Piralide del Mais;
- Sperimentare lo spargimento di liquidi sui vigneti terrazzati;
- Distribuire prodotti per la lotta alle zanzare;
- Recentemente si è iniziato anche a verificare il suo utilizzo per l’impollinazione nei noceti.
Tutto questo lo possiamo tradurre in un’agricoltura di precisione che, se utilizzata nel modo giusto, permette un notevole risparmio economico e preservazione dell’ambiente.
Queste e altre soluzioni innovative sono presentate ad Agrilevante da Aermatica3D, iDroni e Parrot, le aziende presenti nella collettiva Dronitaly.
I seminari, in programma il 13 e 14 ottobre, sono organizzati da Mirumir in collaborazione con il Dipartimento DISAAT dell’Università di Bari Aldo Moro con la partecipazione dei docenti e della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani in rappresentanza dei Contoterzisti.
All’esterno del padiglione sarà realizzata un’area prove di oltre 200 mq per dimostrazioni di volo, che terranno a naso in su molti visitatori.
Mollificio Adriese si occupa della progettazione e realizzazione di molle e denti in filo d’acciaio al carbonio UNI EN 10270-1 SH o SM per voltafieno, spandifieno, ranghinatori, andanatori, rastrelli, seminatrici, strigliatori, raccogli-imballatrici, pick-up, mietitrebbiatrici e per la lavorazione e preparazione del suolo.
Scrivi un commento